Le ricerche dicono che era circassa e che era anche una schiava.

Firenze, Italia, 14 Marzo 2023 – Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia a Firenze, Italia, nella prestigiosa e storica sede della casa editrice di Giunti Editore

Carlo Vecce firma, per Giunti Editore, una biografia romanzata di Caterina, madre di Leonardo da Vinci. Un racconto affascinante e avvolgente, che nasce dalla scoperta di importanti documenti inediti. Testi che fanno luce e segnano un punto e a capo sull’origine di Leonardo, nel contesto di un dibattito stratificato e complesso.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore – Atto di liberazione di Caterina “figlia, schiava o serva di Giacobbe dalla Circassia”, redatto da sir Piero da Vinci.

Una palude alla foce del fiume Don, sul Mar d’Azov. Un mattino di luglio. Una ragazza viene trascinata via dalla sua terra, ridotta in schiavitù, venduta e rivenduta come una cosa da trafficanti di esseri umani. Quando arriva nel nostro paese, è al gradino più basso della scala sociale e umana, senza voce né dignità. Le hanno rubato tutto, il corpo, i sogni, il futuro, ma lei sarà più forte: soffrirà, lotterà, amerà, donerà la vita, riconquisterà la sua libertà.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore – Il memorandum della liberazione di Caterina da parte di sir Piero il 2 novembre 1452.

Sembra una storia di oggi, non di un passato lontano e favoloso. È questo che ha sconvolto Carlo Vecce, ricercatore, studioso conosciuto e affermato della vita e dell’opera di Leonardo. Un giorno, un documento nuovo lo ha costretto a tornare sulle tracce di Caterina madre di Leonardo, e a guardare le cose in un modo completamente diverso. A poco a poco, da altri documenti e manoscritti, sono emersi segni di esistenze dimenticate, di vite che si sono intrecciate tra loro, con la forza del caso o del destino. Persone reali, non personaggi di finzione. Avventurieri, prostitute, pirati, schiave, cavalieri, gentildonne, contadini, soldati, notai. A ritroso, le loro storie risalgono da Vinci a Firenze, da Venezia a Costantinopoli, dal Mar Nero agli altopiani selvaggi del Caucaso.

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Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

Leonardo, si sa, è figlio naturale di un giovane notaio fiorentino, Piero, e di una donna chiamata Caterina. Di lei si ignorava quasi tutto, se non che viene sposata a un oscuro contadino di Vinci, poco dopo la nascita di Leonardo. L’unica cosa certa è che, nella formazione dello straordinario mondo interiore di suo figlio, della sua ricerca inesausta di conoscenza e di libertà, la figura della madre deve essere stata determinante. È lei il vero mistero della sua vita.

Da qualche anno, poi, circola l’ipotesi che Caterina sia stata una schiava: ipotesi fino ad oggi poco documentata, ma non inverosimile. La schiavitù moderna, quella che arriva nelle Americhe, nasce nel Mediterraneo alla fine del Medioevo. Una storia poco conosciuta, imbarazzante, rimossa, perché fatta anche da noi italiani. Un affare d’oro, per i mercanti veneziani e genovesi: le schiave e gli schiavi, chiamati nei documenti ‘teste’, rendono di più delle spezie e dei metalli preziosi. A Firenze il mercato chiede soprattutto giovani donne, destinate a servire come domestiche, badanti, e anche concubine, schiave sessuali, che, se ingravidate, continuano a essere utili anche dopo il parto, dando il loro latte ai figli dei padroni.

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Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

Il documento finora sconosciuto che Carlo Vecce ha ritrovato nell’Archivio di Stato di Firenze è l’atto di liberazione della schiava Caterina da parte della sua padrona, monna Ginevra, che l’aveva ceduta in affitto come balia, due anni prima, a un cavaliere fiorentino. Il documento è autografo del notaio Piero da Vinci: il padre di Leonardo. Siamo in una vecchia casa fiorentina, alle spalle di Santa Maria del Fiore, all’inizio di novembre 1452: Leonardo ha solo sei mesi, e sicuramente è lì anche lui, tra le braccia della madre. Raramente, nelle scritture del giovane ma già preciso notaio, si affollano tanti errori, tante sviste. Quella schiava è la ‘sua’ Caterina, la ragazza che gli ha donato il suo amore, e quel bambino è suo figlio. Gli trema la mano, a Piero, un’emozione sconosciuta lo domina. Nemmeno la data la scrive giusta, in quel giorno così agitato.

Com’è arrivata a Firenze Caterina? Grazie al marito della sua padrona: un vecchio avventuriero fiorentino di nome Donato, già emigrato a Venezia, dove aveva al suo servizio schiave provenienti dal Levante, dal Mar Nero e dalla Tana. Prima di morire, nel 1466, Donato lascia i suoi soldi al piccolo convento di San Bartolomeo a Monteoliveto, fuori Porta San Frediano, per la realizzazione della cappella di famiglia e della propria sepoltura. Il notaio di fiducia è sempre lui, Piero. E Leonardo esegue la sua prima opera proprio per quella chiesa: l’Annunciazione. Non è un caso.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

Piero da Vinci attesta che Caterina è figlia di Jacob, ed è circassa. Le sue origini risalgono a uno dei popoli più liberi e fieri e selvaggi della terra. È lei la madre di Leonardo, è lei che l’ha allevato per i suoi primi dieci anni, e le conseguenze sono sconvolgenti: Leonardo è italiano a metà. Per l’altra metà, forse la migliore, è figlio di una schiava, di una straniera che non sapeva né leggere né scrivere, e che a stento parlava la nostra lingua. Che ninnananna gli avrà cantato per farlo addormentare? Che cosa gli ha raccontato delle proprie origini, dei luoghi favolosi dove lei è nata, delle saghe primordiali del suo popolo perduto? Di una cosa possiamo essere sicuri. È lei che gli ha trasmesso il rispetto e la venerazione per la vita e per la natura, e un inestinguibile desiderio di libertà. È lei che gli ha lasciato il suo sorriso, dolce e ineffabile. Un sorriso che Leonardo ha inseguito per tutta la vita, e che ha creduto di ritrovare nel volto di una donna fiorentina chiamata Lisa.

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Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

Alla fine, Carlo Vecce si è accorto che non riusciva più a raccontarla, questa storia, dall’esterno, con lo sguardo del ricercatore o dello storico. Ha ascoltato le voci delle persone che ha incontrato nel suo viaggio: saranno loro a parlare di Caterina. La storia è tutta sua, di lei e non degli altri, e nemmeno di Leonardo. La storia di una donna, di una ragazza che ha traversato il mare, come tante altre e tanti altri, oggi, intorno a noi.

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Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

E la storia continua anche ora, in questi giorni, oltre le pagine di questo libro. A Milano, dietro Sant’Ambrogio, nei lavori per la nuova sede dell’Università Cattolica, sta ricomparendo la cappella dell’Immacolata Concezione, quella della Vergine delle rocce: tornano alla luce il muro al quale era addossato l’altare, il pavimento nel quale s’apriva la cripta, i frammenti del cielo stellato dipinto sulla volta dagli Zavattari. Una scoperta straordinaria: nella cripta, confusi tra loro, resti umani di antiche sepolture. Forse anche di Caterina, morta a Milano tra le braccia di suo figlio nel 1494, e sepolta in quello stesso luogo.

Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

Un carattere affatto particolare assume quest’opera nel catalogo di Giunti editore, da sempre impegnato nella promozione della figura e dell’opera di Leonardo da Vinci, a tutti i livelli, dalla divulgazione alla ricerca scientifica. Un legame antico, e diretto, che risale alle stesse origini dei Giunti nel Rinascimento: il grande stampatore Filippo di Giunta è cliente assiduo del notaio ser Piero da Vinci, e i suoi libri non mancano nella biblioteca di quell’accanito lettore che è Leonardo.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

La casa editrice fiorentina, che ha compiuto nel 2021 i 180 anni di attività, ha realizzato, nel tempo, grazie all’impegno personale di Renato e di Sergio Giunti, la monumentale Edizione Nazionale di tutti i manoscritti e i disegni di Leonardo, grazie alla collaborazione di studiosi eminenti come Carlo Pedretti, Augusto Marinoni, Anna Maria Brizio, Paolo Galluzzi, Martin Kemp, Pietro C. Marani e altri. Un’avventura, nata nel 1966, e che oggi, idealmente, si arricchisce di un’altra tappa importante.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Carlo Vecce a Villa La Loggia, sede storica della casa editrice Giunti Editore a Firenze, durante la presentazione del suo libro “Il sorriso di Caterina”.

CARLO VECCE L’ AUTORE

CARLO VECCE, studioso della civiltà del Rinascimento, si è dedicato soprattutto alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci. Per Giunti ha pubblicato, con Carlo Pedretti, il Libro di pittura (1995) e il Codice Arundel (1998), e numerosi altri saggi, fino al recente La biblioteca di Leonardo (2021). Ha diretto programmi di cooperazione culturale in India e in Cina, ed è stato distaccato all’Accademia dei Lincei. Insegna all’Università di Napoli L’Orientale.

Carlo Vecce, author of "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) while consulting a manuscripts by Leonardo Da Vinci at Villa La Loggia, headquarters of Giunti Editore, where the presentation of his book was held.
Carlo Vecce, autore de “Il sorriso di Caterina” mentre consulta un manoscritto di Leonardo Da Vinci a Villa La Loggia, sede storica della casa editrice Giunti Editore, durante la presentazione del suo libro.

Presentazioni del libro: Firenze, Roma, Napoli, Parigi, Milano

Il libro di Carlo Vecce sarà presentato per la prima volta al pubblico dei lettori a Firenze, mercoledì 15 marzo 2023, al Museo Galileo di Firenze (Piazza dei Giudici, 1) alle ore 18.30, con Paolo Galluzzi, Accademia dei Lincei, e Helena Janeczek, scrittrice e Premio Strega, alla presenza dell’Autore e del Direttore del museo, Roberto Ferrari. Ingresso su prenotazione, per info: info@museogalileo.it; tel.: 055/265311.

Le presentazioni successive saranno giovedì 23 marzo a Roma, ore 18.30, alla Libreria Ubik Spazio Sette (via dei Barbieri 6); giovedì 30 marzo a Napoli, ore 18.00, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce, 19); giovedì 6 aprile a Parigi (Francia), ore 19.30, alla Librairie Tour de Babel (10, rue de Sicile); venerdì 7 aprile a Milano, ore 18.00, alla libreria Rizzoli Galleria (Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12).

Contatti Giunti Editore
Jacopo Guerriero, Responsabile Ufficio Stampa
Francesca Leo, Addetta Stampa
Daniela Adorno, Ufficio Stampa/Eventi

The book "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo." (Catherine's smile. Leonard's mother.)
Il libro “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo.”

GIUNTI EDITORE: L’EDIZIONE IN FACSIMILE DEI MANOSCRITTI DI LEONARDO
Claudio Pescio
Direttore Divisione Arte Giunti Editore

I CODICI DA VINCI
L’incontro tra Giunti Editore e l’editoria facsimilare non nasce dal desiderio di riprodurre meravigliose pagine di codici miniati ma da una passione più circoscritta: quella per la vita, l’opera, il pensiero di Leonardo da Vinci.
La pubblicazione di facsimili rappresenta per Giunti una produzione che rientra nella giurisdizione più ampia del settore che si occupa dei libri d’arte, dei cataloghi di mostre, delle guide, delle monografie, di “Art e Dossier”.
L’editoria facsimilare costituisce un settore fondamentale della casa editrice: ha un valore quasi “identitario”, perché l’identificazione di Giunti Editore come editore di Leonardo è da cinquant’anni una delle connotazioni più forti della sua immagine culturale.
Col tempo, attorno al nucleo facsimilare si è costruita una sorta di sezione a parte di prodotti da libreria interamente dedicata a Leonardo (monografie, studi, la rivista “Achademia Leonardi Vinci”, la serie delle Letture vinciane, e anche libri di divulgazione).
La pubblicazione dei facsimili comporta inoltre – e anche nel caso di Leonardo è ovviamente così – la realizzazione di prodotti nuovi, non facsimilari, con testi scientifici originali a commento delle trascrizioni dei codici. Operazione che dà impulso agli studi e fornisce nuovi testi di approfondimento a filologi, codicologi, storici, storici dell’arte.

Presentation of the book "Il sorriso di Caterina" (Catherine's smile) by Carlo Vecce, at Villa La Loggia in Florence, Italy, in the prestigious headquarters of Giunti Editore
Presentazione del libro “Il sorriso di Caterina” di Carlo Vecce, a Villa La Loggia, Firenze, nella prestigiosa sede della casa editrice Giunti Editore

L’esperienza Giunti nell’ambito dei facsimili rappresenta quindi un caso particolare, essenzialmente è un’operazione culturale, ma trattandosi di Leonardo è inevitabile che quei codici, riprodotti in facsimile, abbiano finito per rivelare un fascino unico al mondo, perché rappresentano una porta di accesso alla sfera più intima di un genio assoluto. Sono i quaderni su cui l’artista e scienziato scriveva i propri appunti; sono i fogli su cui schizzava le prime idee visive relative a un progetto architettonico, o meccanico, o una particolarità anatomica, o la possibile posizione per uno degli apostoli del Cenacolo. È evidente, quindi, che il confronto uomo-libro che si crea grazie a quei facsimili non riguarda solo gli studiosi ma un pubblico potenzialmente molto più vasto. A fronte di una produzione pittorica straordinaria ma esigua quanto a numero di esemplari, i codici coprono tutto l’arco della vita di Leonardo: dalla metà degli anni Settanta del Quattrocento al 1519, anno della sua morte. E trattano non solo tutti i suoi ambiti di interesse ma rivelano la sua psicologia, le opinioni, i dubbi, le difficoltà, le curiosità occasionali. Nei codici c’è “tutto” Leonardo. E c’è la storia degli intrighi, delle peripezie, dei furti di pagine e di interi quaderni a cui i codici sono andati incontro nel corso dei secoli.

Carlo Vecce with Antonio Franchini, at Villa La Loggia, headquarters of the Giunti Editore publishing house, in Florence, Italy.
Carlo Vecce con Antonio Franchini, a Villa La Loggia, sede storica della casa editrice Giunti Editore Firenze.

Tutto ha avuto origine da una remota conferenza su Leonardo tenuta a Firenze nel 1961 da Eugenio Garin: “L’universalità di Leonardo”. A quella conferenza assistevano anche l’editore Renato Giunti e suo figlio Sergio, attuale presidente del gruppo. La passione per Leonardo e la sua opera nasce in quel momento, e lì prende vita il Progetto Leonardo, un’impresa editoriale senza precedenti che nasce ufficialmente nel 1964. È in quell’anno infatti che – dopo attente valutazioni da parte del mondo accademico – viene affidata alla casa editrice Giunti di Firenze, con decreto del Presidente della Repubblica Italiana e gli auspici della Commissione Vinciana, la cura e la riproduzione in facsimile di tutti i codici e i disegni di Leonardo da Vinci. Ha così inizio quella monumentale raccolta denominata Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci. Un’opera caratterizzata da un’elevata qualità editoriale e corredata da trascrizioni e commenti condotti con i criteri filologici più rigorosi, con la collaborazione dei massimi studiosi di Leonardo come Anna Maria Brizio, Ladislao Reti, Augusto Marinoni, Nando De Toni, Carlo Pedretti, André Chastel, Ludwig Heydenreich, Mario Salmi.

Per la prima volta tutti i proprietari di tutti i codici di Leonardo, conservati nelle più diverse località del mondo (Milano, Torino, Roma, Londra, Windsor, Madrid, Los Angeles, Venezia, Parigi), danno accesso diretto agli originali per la loro riproduzione ufficiale.
Il primo volume di questa Edizione nazionale vede la luce nel 1971.

Facsimile reproductions by Leonardo Da Vinci at Villa La Loggia, headquarters of the Giunti Editore publishing house, in Florence, Italy.
Riproduzioni in facsimile dei manoscritti di Leonardo Da Vinci a Villa La Loggia, sede della casa editrice Giunti Editore, a Firenze, Italia.

Di ogni codice sono state realizzate 998 riproduzioni in facsimile, numerate a mano da 1/998 a 998/998. I volumi sono accompagnati da un certificato notarile con firma autografa.
Oggi l’impresa – tra codici e raccolte di fogli sciolti – è quasi giunta al termine: mancano solo un paio di raccolte.

IL PUBBLICO

L’editoria facsimilare è editoria di pregio, con prezzi elevati. È un’editoria controcorrente, in un momento congiunturale in cui gli editori lavorano soprattutto su fasce di prezzo medio-basse. Un’editoria in ogni caso in linea con la vocazione divulgativa che fu di Bemporad, Martello, Marzocco e di tutti i marchi poi confluiti in Giunti: anche un facsimile, in senso lato, è opera di divulgazione, nel senso che rende relativamente accessibile quel che accessibile non è. Spesso non lo è nemmeno per chi è uno studioso della materia. Non dimentichiamo inoltre che Leonardo ha una grafia leggibile solo da pochi specialisti in tutto il mondo, e che i suoi riferimenti culturali sono comunque patrimonio di una ridotta schiera di studiosi. Aver corredato i facsimili di trascrizioni in linguaggio comprensibile (oltre che di un’edizione diplomatica) ha contribuito in modo sostanziale all’universalizzazione del pensiero e dell’opera di Leonardo.

Manuscripts by Leonardo Da Vinci at Villa La Loggia, headquarters of the Giunti Editore, in Florence, Italy
Manoscritto di Leonardo Da Vinci a Villa La Loggia, sede editrice di Giunti Editore, a Firenze.

È un’operazione che si indirizza quindi, fin dal suo concepimento, su tre binari e tre target contemporaneamente: il mondo della cultura, dei filologi, degli storici dell’arte; il mondo dei collezionisti e dei bibliofili genericamente inteso e in senso lato (per intenderci il pubblico delle cosiddette Grandi opere, enciclopedie o Beaux-livres); le istituzioni, come università, musei e biblioteche.
Alcuni dei destinatari dei facsimili considerano l’acquisto uno status symbol o un investimento.
Gli studiosi spesso attingono alle biblioteche, per la consultazione dei codici, anche se ormai sono diventate poche le istituzioni pubbliche in grado di compiere acquisti di tal genere; l’acquisto da parte di biblioteche rappresenta circa il 5% delle vendite. La vendita dei facsimili dei Codici di Leonardo oggi si realizza per il 60-70% all’estero, in particolare in Spagna, Sudamerica e ora anche in Cina. Non dimentichiamo che l’oggetto dell’attenzione, in questo caso, non è tanto il facsimile quanto la figura stessa di Leonardo da Vinci, che in Cina, per esempio, è notissimo.

In un futuro molto prossimo il mondo della cultura, invece, si indirizzerà sempre più verso prodotti digitali, consultabili senza muoversi dal proprio studio. È un percorso inevitabile, in questo come in molti altri settori, e credo sia un percorso corretto e proficuo. La consultazione virtuale apre a una lettura dell’opera, anche se non potrà mai sostituire l’esperienza diretta o semidiretta che consente un facsimile. Crea una tappa intermedia, allargando il pubblico potenziale e gli interlocutori specialistici, condizione che può favorire la formazione di un pubblico nuovo; un pubblico consapevole, interessato ai veri contenuti dei “Codici da Vinci”, che sono davvero ricchi di misteri da svelare, magari più nell’ambito delle scienze umane, delle tecnologie idrauliche, dell’anatomia o della botanica che di misteriose cospirazioni di sette occulte.
In ogni caso, è evidente che l’interesse per un facsimile si nutre di altro tipo di passione, non surrogabile da un’esperienza virtuale.

Facsimile reproductions by Leonardo Da Vinci at Villa La Loggia, headquarters of the Giunti Editore, in Florence, Italy
Riproduzioni in facsimile dei manoscritti di Leonardo Da Vinci a Villa La Loggia, sede della casa editrice Giunti Editore, a Firenze.

L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO EDITORIALE

Diversamente da quanto accade per le case editrici che hanno nei facsimili il loro core business, Giunti ha una struttura prevalentemente dedicata all’editoria libraria tradizionale, per cui l’organizzazione produttiva dei facsimili non vive in uno splendido isolamento ma si mescola con il resto della produzione.

Ogni volume ha un curatore (o più d’uno), sempre uno specialista leonardiano. L’editor fa da interfaccia con il curatore e segue tutte le fasi di lavorazione coadiuvato da un grafico e da un tecnico per la stampa e il colore.
Editore e curatore individuano il titolo da pubblicare in accordo con la Commissione Vinciana. Anche se nel caso di un editore che ha scelto di pubblicare l’opera su carta di Leonardo il piano di pubblicazione è semplicemente quello dettato da Leonardo stesso: tutto ciò che esiste, nell’attesa di nuove scoperte. Si tratta solo di mettere in fila le pubblicazioni secondo una logica scientifica e di mercato. Successivamente si contatta l’istituzione detentrice dell’originale e si contrattano i diritti di riproduzione.

Seguono le fasi di campagna fotografica, oggi tutta digitale, sotto il controllo dell’istituzione (a meno che l’istituzione stesso sia già in grado di fornire materiali fotografico di alta qualità). La campagna fotografica e la vendita sono le uniche fasi lavorative esternalizzate dalla casa editrice; tutto il resto si svolge all’interno.

Una volta realizzati testi e foto ha inizio il lavoro redazionale.

Facsimile reproductions by Leonardo Da Vinci at Villa La Loggia, headquarters of the Giunti Editore, in Florence, Italy.
Riproduzioni in facsimile dei manoscritti di Leonardo Da Vinci a Villa La Loggia, sede della casa editrice Giunti Editore, a Firenze.

Parallelamente, lo stabilimento grafico specializzato acquisisce i materiali per stampa e legatura. Le carte sono speciali e scelte caso per caso in collaborazione con le biblioteche e i curatori.
Per una resa assolutamente fedele in stampa dei codici originali – come le caratteristiche sfumature degli inchiostri leonardiani e il colore carta che il maestro utilizzava – è stata messa a punto un’apposita scala cromatica di stampa.

Il lavoro sulle immagini è gestito dal tecnico con la supervisione del curatore e dei responsabili dell’istituzione che custodisce l’originale, attraverso un confronto diretto con l’originale stesso, e dà luogo a prove colore che vengono messe a punto con passaggi successivi. Non va dimenticato che i codici di Leonardo non sono codici miniati, libri d’ore, messali con illustrazioni coloratissime, applicazioni in oro, vignette preziose; sono uno sterminato quaderno di appunti e disegni, normalmente a un colore solo, quello dell’inchiostro sanguigna che Leonardo usava abitualmente (ossido di ferro diluito).

Ogni edizione dei codici di Leonardo, come accennato, è corredata di un volume di trascrizioni e commenti, per consentire una corretta e approfondita lettura dei testi. Per le trascrizioni diplomatiche del Codice Atlantico negli anni Sessanta furono messi a punto dalla Monotype di Londra circa duecentocinquanta caratteri speciali di stampa per riprodurre alcuni segni grafici che Leonardo utilizzava nei suoi appunti, altrimenti impossibili da riprodurre.

Villa La Loggia in Florence, Italy, the prestigious headquarters of Giunti Editore
Villa La Loggia a Firenze, la prestigiosa e storica sede della casa editrice Giunti Editore

L’apposito laboratorio artigiano di legatoria costituito nello stabilimento tipografico acquisisce i materiali per la legatura e procede alla realizzazione dei cofanetti, interamente manuale. I materiali utilizzati sono la pelle di vitello selezionata, seta, legno e oro zecchino per le impressioni; gli stozzi sono in ottone, per avere il massimo della precisione, e vengono impressi con bilanciere a mano. La legatura è eseguita anch’essa a mano, con fustellature che riproducono anche la minima imperfezione dell’originale. Anche Leonardo rilegava a mano i suoi taccuini o quaderni; partendo sempre da fogli di uguale dimensione (circa 60×100 cm) e variando solo il numero di pieghe; i fogli si trovavano sciolti, al massimo piegati in quattro. Venivano da fabbriche di Fabriano, di Pescia e Lucca, perlopiù. La curiosità è che a volte Leonardo lasciava il foglio steso e ci scriveva sistemando le pagine in funzione della piega che avrebbe fatto successivamente. Le legature in pelle o carta sono tutte posteriori.

Villa La Loggia in Florence, Italy, the prestigious headquarters of Giunti Editore
Villa La Loggia a Firenze, la prestigiosa e storica sede della casa editrice Giunti Editore

Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci:

Codice Atlantico, 1971-1980, 12 volumi di tavole + 13 volumi di trascrizioni e commenti
Codici di Madrid, 1974, 5 volumi di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Codice sul volo degli uccelli, 1976, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti Codice Trivulziano, 1980, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Manoscritti dell’Institut de France, 1982, 12 volumi di tavole + 12 volumi di trascrizioni e commenti Corpus degli studi anatomici, 1983, 3 volumi di tavole + un volume di trascrizioni e commenti Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia alla Galleria degli Uffizi, Firenze, 1985, 1 volume Codice Hammer, 1987, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti

Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia alla Biblioteca Reale di Torino, 1990, 1 volume Codici Forster, 1992, 3 volumi di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia nelle collezioni americane, 1993, 1 volume Libro di pittura, 1995, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti

Codice Arundel, 1998, 2 volumi di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, 2003, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia in Francia, 2008, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti
Disegni di Leonardo da Vinci e la sua cerchia in Gran Bretagna, 2010, 1 volume di tavole + un volume di trascrizioni e commenti

Villa La Loggia in Florence, Italy, the prestigious headquarters of Giunti Editore
Villa La Loggia a Firenze, la prestigiosa e storica sede della casa editrice Giunti Editore

Edizione celebrativa per il cinquantenario del Progetto Leonardo:

I – I cento disegni più belli di Leonardo da Vinci. Ambito artistico
II – I cento disegni più belli di Leonardo da Vinci. Macchine e strumenti scientifici
III – I cento disegni più belli di Leonardo da Vinci. Anatomia e studi di natura
IV – I cento disegni più belli di Leonardo da Vinci. I quattro elementi naturali: terra, aria, fuoco e acqua
V – I cento disegni più belli di Leonardo da Vinci. Codice Trivulziano e Codice sul volo degli uccelli

Cecilia Lascialfari
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